Senza collegamenti adeguati avrà un impatto negativo
A Maserà è in corso la realizzazione di una nuova cittadella sanitaria, sicuramente un’importante opportunità per la comunità.
La realizzazione di una cittadella sanitaria dovrebbe rispondere a criteri di funzionalità e accessibilità, garantendo un servizio efficiente ai cittadini. Cosa che non sembra sia stata considerata quando si è deciso di costruire un complesso del genere all’interno di un quartiere residenziale, senza adeguate infrastrutture viarie. Senza la vicinanza a strade a scorrimento veloce, il traffico andrebbe a gravare sulle strade locali, progettate per un traffico residenziale e non per un alto volume di veicoli. Il rischio? Incolonnamenti, rallentamenti nei soccorsi e maggiori difficoltà di accesso per i pazienti, e quindi disagi sia per i residenti che per gli utenti della struttura.

Viene da chiedersi, perché proprio lì? Un quartiere residenziale è pensato per offrire ai suoi abitanti tranquillità e sicurezza. Immaginiamo le ambulanza della croce rossa che partono a sirene spiegate lungo queste stradine residenziali, superando una serie di dossi rallentatori, quando invece loro hanno giustamente fretta, che devono poi svoltare a destra per trovare poche centinaia di metri dopo un altro incrocio, prima di sbucare finalmente nella provinciale… Aumento del traffico, dell’inquinamento acustico e atmosferico, complicando la vita sia ai residenti, sia ai volontari della Croce Rossa.
Ma questo significa anche servizi inadeguati e disagi per i pazienti, a causa dei possibili ritardi nei soccorsi, che potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti.
Secondo il mio parere, una cittadella sanitaria è un’opera importante, ma deve essere realizzata nel posto giusto. Costruirla all’interno di un quartiere residenziale, senza collegamenti adeguati, significa creare disagi per tutti. Perché non si è pensato a tutto ciò al momento della progettazione?
Credo di sensibilizzare tutti i lettori dicendo che le strutture sanitarie dovrebbero migliorare la vita dei cittadini, non peggiorarla.
Mirko Barison, cittadino di Maserà di Padova